Ozonoterapia

Che cos’è l’ozono?

Ozonoterapia

L’ozono (O3) è un gas scoperto nel diciottesimo secolo da un chimico tedesco, Christian Friedich Schonbein, il quale percependo un nuovo e particolare odore durante gli esperimenti di elettrolisi di miscele ossigenate intuì che era dovuto ad un gas sconosciuto in cui l’ossigeno si era trasformato.

Si scoprì poi che lo stesso fenomeno avveniva in natura durante i temporali, quando la scarica elettrica dei fulmini determinava la formazione di ozono dall’ossigeno atmosferico. Infatti in natura l’ozono esiste in modo ubiquitario. La sua concentrazione aumenta con l’altitudine, e lo strato presente nella stratosfera neutralizza in gran parte gli effetti mutageni del raggi UV. Al contrario lo strato di ozono presente nella troposfera (la fascia a contatto con la superficie terrestre) è un gas inquinante che, insieme agli altri composti del cosiddetto smog fotochimico come monossido di carbonio e biossido di azoto, forma una miscela gassosa altamente dannosa per le vie respiratorie.

La sua struttura chimica è un ibrido di risonanza tra tre formule limiti possibili, il che lo rende una molecola estremamente reattiva ed instabile.

Come funziona l’ozono?

L’azione farmacologica dell’ozonoterapia si esplica in maniera multifattoriale: decontratturante attraverso una miglior ossigenazione muscoli, eutrofica con stimolazione di processi riparativi tissutali, microbicida, antiflogistica attraverso una riduzione della sintesi di prostaglandine, antalgica mediante la diffusione della miscela gassosa di ossigeno-ozono attraverso le strutture anatomiche responsabili del dolore, vasodilatatrice e neoangiogenetica con miglioramento di trasporto e cessione di ossigeno a livello tissutale, reflessoterapica (“agopuntura chimica”) mediante l’interruzione della catena del dolore cronico attraverso meccanismi antalgici di tipo antinocicettivo e neuropatico.

In sintesi “l’ozono è un modificatore della risposta biologica”.

Come si somministra l’ozono?

Le indicazioni all’utilizzo di questa particolare molecola sono numerose e di conseguenza differenti saranno le possibili vie di somministrazione:

  • Infusione (Autoemoterapia)
  • Infiltrazioni/iniezioni (intrarticolari, intradiscali, paravertebrali, intramuscolari, intradermiche e sottocutanee)
  • Insufflazione (intrarettale, intravescicale)
  • Per contatto cutaneo

Nella terapia del dolore osteoarticolare viene utilizzato pressoché totalmente per via infiltrativa.

Esistono controindicazioni all’ozonoterapia?

L’utilizzo dell’ozono per via infiltrativa, se praticato da mani esperte, presenta pochissime controindicazioni sistemiche (ipertiroidismo, deficit G6PD, gravidanza),e ciò rende la procedura applicabile ad un gran numero di situazioni dolorose.

In particolare è ampiamente utilizzato nella cura delle ernie discali, delle spalle dolorose e delle sindromi del tunnel carpale.

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